“La vita ostile” di Raffaele Mutalipassi

di | 14 Maggio 2021

I migliori anni? Gli anni che verranno. Ne sono certo. Sono molto più spensierato ora di quando ero giovane. Per la prima volta nella vita sento che la mia età anagrafica è alleata ed allineata alla mia anima.

Raffaele Mutalipassi, italiano di nascita ma cittadino del mondo da diversi decenni, ha da poco scritto la sua autobiografia. Ve la presentiamo. Buona lettura.


Dettagli del libro

Titolo: La Vita Ostile: Dice un poeta arabo: “la felicità non è una meta da raggiungere, ma una casa in cui tornare; non è davanti ma dietro; tornare non andare.”

Autore: Raffaele Mutalipassi

Casa editrice: self publishing

Anno: 2020

Genere: autobiografia

Pagine: 205 pp.

Formato: cartaceo ed ebook

ISBN: 9798626541441


Sinossi

La storia di una vita vissuta senza un attimo di tregua dalla metà del secolo scorso fino ai giorni nostri. Le vicissitudini del protagonista che da un piccolissimo paese del Cilento giunge a Roma con la propria famiglia nel pieno del boom economico degli anni Sessanta e che da lì parte per una grande avventura che lo porterà a lavorare come ingegnere in molti paesi in via di sviluppo.

Sulla soglia dei settanta anni, Raffaele ci porta con sé in un lungo viaggio a ritroso attraverso la rigorosa cronaca della propria esistenza. L’infanzia, i sogni di gioventù, la spensieratezza e il disagio giovanile, la disillusione, la disperazione, la paura, il coraggio dell’incoscienza, la libertà, la fuga continua, la solitudine, il distacco della vecchiaia e, infine, l’immenso dolore per la perdita del fratello minore. L’amore struggente per l’Italia e l’odio viscerale per gli italiani.

Un viaggio che rappresenta lo specchio di una generazione unica che a poco a poco sta scomparendo. La prima generazione cresciuta con la televisione che è stata artefice della più grande rivoluzione giovanile della storia dell’umanità con tutti gli stravolgimenti politici, culturali e sociali che ne sono conseguiti e che è stata poi protagonista della globalizzazione e dell’era digitale. E che infine è stata messa alla prova dalla più grande minaccia collettiva che il destino potesse riservarci in quanto la più esposta e la più colpita al tempo della prima pandemia globale della storia. Un momento, questo, che non ha eguali nella storia dell’umanità.


Recensione di Daniela

Ho sofferto durante la mia adolescenza e la mia giovinezza, ma quelle sofferenze mi hanno portato ad affrontare la vita eccitante e spericolata che poi ho vissuto.

Questo è quanto ci rivela Raffaele Mutalipassi, autore dell’ autobiografia “La vita ostile”. Alla soglia dei 70 anni si è voltato indietro, ha analizzato quanto di buono e di brutto gli è stato concesso, arrivando alla conclusione che

è stato un inferno ma anche un paradiso

come diceva il cantante Adamo.

Cresciuto da genitori sposatisi con matrimonio combinato ma differenti per età e carattere, ha vissuto male i primi anni della sua vita, avendo complessi di inferiorità e nessun tipo di dialogo con i famigliari.

In suo soccorso è arrivato quello che definisce “il male oscuro”, un bisogno irrefrenabile di fuggire e dedicarsi a una vita avventurosa in libertà, con passione e coraggio. In Italia si sentiva oppresso dalla burocrazia e dalle troppe politiche volte a complicare la vita dei cittadini.

Tenace e volenteroso, qualità prese dalla madre, ha così lavorato per 40 anni come ingegnere idraulico, vivendo in circa 40 paesi sparsi nel mondo.

Dongiovanni e amante del calcio in ogni cellula del suo corpo, ci lascia non solo il racconto della sua esistenza scandita dalle passioni, ma anche un quadro storico del secondo ‘900.

Sono nata esattamente nell’estate in cui l’autore si è laureato, ma tante delle cose di cui parla sono ricordi molto piacevoli anche per me. Uno su tutti il Mondiale del 1990, con la mitica mascotte di Ciao e l’indimenticabile “Notti magiche”.

Una curiosità mi ha colpito in modo particolare e la menziono per avere eventualmente  qualche altra vostra testimonianza. Non sapevo che negli anni ’50 esistessero televisioni che funzionavano a monete: occorreva infilare le “lire” per guardare le trasmissioni in onda. Pensavo che all’epoca solo per i telefoni si usassero i gettoni!

Ad accompagnare la scrittura troverete diverse fotografie dell’autore in bianco e nero.

Consiglio questa lettura a tutti coloro che amano ricordare il passato, soprattutto ai nostalgici del secolo scorso.


Biografia dell’autore

Raffaele Mutalipassi nasce a Perdifumo in provincia di Salerno nel 1951. Subito dopo la sua famiglia si sposta a Salerno. Nel 1954 si ritrova a Valmontone (RM) da dove, nel 1962, si trasferisce a Roma. Qui trascorre un’adolescenza travagliata. Dopo aver abbandonato la scuola dell’obbligo, solo a diciotto anni consegue la licenza media. A venti si diploma geometra da privatista. A venticinque lavora come operaio in una filatura di Prato. Nel 1979 si laurea ingegnere.

Nel 1981 effettua la sua prima missione di lavoro in Somalia. Dopodiché accumula quasi quaranta anni di esperienza nella gestione, coordinazione e valutazione di programmi e progetti di cooperazione internazionale finanziati soprattutto dall’Unione Europea. Dal 2018 è pensionato residente in Bolivia, paese dove è nata la sua unica figlia.