“Nomen Omen: Le inchieste di Emma De Amicis” di Stefania Calà

di | 23 Aprile 2024
"Nomen Omen: Le inchieste di Emma De Amicis" di Stefania Calà

Il mio animo di investigatrice, rivelatosi prepotentemente in questi ultimi mesi, mi ha portato a ricercare storie che stuzzicassero la curiosità. È di marzo la scoperta di “Nomen Omen: Le inchieste di Emma De Amicis” di Stefania Calà, un romanzo di base giallo, con influenze psicologiche e filosofiche.

Te ne parlo, ci stai? Buona lettura.


Dettagli del libro

Titolo: “NOMEN OMEN: Le inchieste di Emma De Amicis”

Autrice: Stefania Calà

Casa editrice: self publishing

Anno: 2023

Pagine: 366 p.

Genere: romanzo giallo

Formato: cartaceo ed ebook

ISBN: 9798868035289

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Trama

Settembre 1988. Laura, tredicenne catanese, viene rinchiusa dai genitori in un collegio del Nord Italia contro la sua volontà e senza un motivo apparente.
Marzo 2023. Emma, giornalista romana innamorata della vita e convinta di essere benedetta dalla sorte, riceve un plico anonimo contenente il diario di Laura.
Le due donne non hanno niente in comune, eppure le loro vite saranno stravolte da segreti che la prima ha tenuto sepolti per oltre trent’anni e che la seconda tenterà di portare alla luce attraverso un viaggio a ritroso nel tempo e lottando contro i propri pregiudizi.
Chi è stato a mandare il diario alla redazione del quotidiano? Cosa succedeva veramente nel collegio? Perché Laura è scappata? Riuscirà Emma a dare voce al tormento di Laura? E a quale prezzo?
Le vicende di Laura e Emma, e di tutti i personaggi che gravitano intorno a loro, confluiranno in un intreccio che terrà il lettore incollato alle pagine, in un crescendo narrativo che si colorerà di tinte diverse, dal giallo al rosa, con striature di grigio e qualche punta di nero, perché in una storia possono starci dentro tante sfumature senza bisogno di utilizzare per forza etichette.

Nomen Omen è un romanzo a colori, che vi racconterà anche un’amicizia profonda e imperfetta, utilizzando il linguaggio dell’ironia e alternando momenti di leggerezza a momenti di riflessione, fino a comprendere che le differenze possono essere una risorsa… perché, come dice la stessa Emma, non è forse nelle differenze che si incastra la perfezione?


Incipit

Lunedì 2 ottobre 1988   

Caro diario,

mi chiamo Laura e da oggi sarai tu il custode dei miei pensieri …

Roma oggi

Uno, due, tre squilli e nell’aria inizia a vibrare la voce di Freddie.  

Dont’t stop me now canta il cellulare.

Emma lo zittisce con un colpo secco, anche se avrebbe preferito ascoltare ancora la canzone, che adora, ma risponde rinunciando al ritornello per evitare che anche Federico si svegli.

Dall’altro lato la voce squillante di Umberto .

“Svegliati, dormigliona!”

“Ma che ore sono?”

“È già tardi per quello che devi fare! E poi, non lo sai che il mattino ha l’oro in bocca?”

Emma rimane interdetta, ma reagisce quasi subito.

“Certo, il mattino ha l’oro in bocca, così come si stava meglio quando si stava peggio e non esistono più le mezze stagioni… Ma che c’entra? Lo sai che è domenica mattina o tu, grande capo, hai un altro fuso?”

“Alzati e vestiti, ti mando un messaggio con un indirizzo, vai a vedere cosa è successo” e riaggancia, senza possibilità di replica.

Emma guarda il telefono che tiene ancora in mano.

Tanto lo sa è inutile discutere con Umberto, brava persona − per carità −, ma quando ha quel tono perentorio lei si arrende in partenza. E poi, per averla svegliata… a che ora? Guarda la sveglia che lampeggia sulla mensola accanto al letto. Sono le sette meno cinque di una normalissima domenica di primavera… Beh, se l’ha svegliata a quell’ora un motivo ci sarà, almeno spera, altrimenti… altrimenti niente, è lui il capo!


Recensione

“Nomen Omen : Le inchieste di Emma De Amicis” è una storia al femminile, che vede il suo svolgere su due piani temporali differenti, quello del passato e del presente, attraverso le voci di Laura ed Emma.

Impariamo a conoscerle un pochino alla volta, tramite particolari che l’autrice sa dosare nella giusta misura. Una delle capacità che le riconosco infatti da emergente è quella di non aver ecceduto in capoversi di descrizioni noiose, ma di averci “mostrato” le sue protagoniste, anche attraverso sensazioni ed emozioni.

La prima a fare la sua apparizione è Laura, adolescente ospite di un collegio gestito dalle suore, che in un momento di sconforto inizia ad affidare i suoi stati d’animo alle pagine di un diario. Il bisogno di amicizia, di sentirsi accettata e amata è evidente, ma né le compagne né la famiglia sembrano darci peso. E’ grazie al ruolo di Giulietta a lei affidato durante uno spettacolo scolastico, che Laura si avvicina a Diego, il suo “Romeo”. Tra i due nasce una bella amicizia, pur essendo scarse le occasioni d’incontro. Aleggia però durante i resoconti di Laura sulla vita in collegio un senso di mistero, come se qualcosa venisse nascosto, come se il male fosse in agguato. Tutto procede nella norma, finché le pagine di diario si interrompono e fanno pensare al peggio.

Alla fine siamo soli, tutti soli. Sempre soli. Quando spengo la luce, prima di andare a letto, ci sono solo io con i miei pensieri.

A distanza di una trentina d’anni arriva alla redazione del giornale in cui lavora Emma un pacchetto, contenente appunto il diario di Laura. Emma è una giornalista di cronaca nera che manifesta apertamente l’odio per la violenza di genere e intuisce esserci qualcosa dietro quell’invio, ne inizia la lettura e decide di andare a fondo sulla storia di Laura, soprattutto sul motivo della spedizione del pacco proprio al giornale.

Sono più d’uno i misteri di cui vedremo la soluzione. Nulla risulta scontato, anzi, sono rimasta stupita per quanto ideato.

Ci sono assenze che non si possono colmare, neanche con tutto l’amore del mondo.

So essere in realizzazione un prequel e non me lo farò sfuggire, perché ho apprezzato la bella scrittura di Stefania, il suo stile e la sua pulizia.

A chi consiglio “Nomen Omen: Le inchieste di Emma De Amicis” di Stefania Calà? A tutte le persone che amano vestire i panni dell’investigatore e vogliono arrivare alla verità, entrando anche nell’intimo dei personaggi, non accontentandosi solo della superficie.


Biografia dell’autrice

Stefania Calà vive e lavora a Palermo. Lettrice compulsiva, scrive per passione e, come la protagonista dei suoi romanzi, si occupa di violenza di genere e ama gironzolare per negozi.

Ha scelto di ambientare le sue storie a Roma perché è da sempre innamorata di quella meravigliosa città.

Gli amici la chiamano “She Vasco”, chissà perché…