“Incubo reale” di Giannicola Nicoletti

di | 23 Ottobre 2023
"Incubo reale" di Giannicola Nicoletti

Suspanse, sangue e nessuna via di fuga in questo che è proprio un “Incubo reale”, adatto alle atmosfere di Halloween.

Vieni con me nell'”ultimo posto prima dell’inferno”!

Buona lettura!


Dettagli del libro

Titolo: Incubo reale

Autore: Giannicola Nicoletti

Casa Editrice: self publishing

Anno: 2022

Pagine: 180 pag.

Genere: horror thriller

Formato: cartaceo ed ebook

ISBN: 9798830430616


Trama

Una giornata come tante si trasforma in un incubo. Una famiglia in partenza per le vacanze, a causa di un imprevisto, verrà risucchiata in un vortice di terrore.


Incipit

“Dai, Kevin! È ora di alzarsi!”

Così fui svegliato da quella peste del mio cuginetto Jack che sbattendo la porta mi aveva spaventato.

“Eccomi” risposi, mentre andavo in bagno.

Zia Hellen e Heidi erano già in cucina a fare colazione. Il piccolo Jack invece era in giardino a farsi rincorrere da Dug, un cane lupo di tre anni cresciuto insieme con lui. Erano inseparabili. Il loro rapporto era bellissimo. Lo psicologo aveva consigliato a zia Hellen di prendergli un cane più docile, ma Jack era stato irremovibile e la scelta era sembrata subito felice.

Il mio cuginetto aveva dei problemi psicologici già dalla sua giovane età: non so precisamente cosa, poiché a zia Hellen non piaceva tanto parlarne.


Recensione

Il mese di ottobre si presta molto bene con le sue atmosfere grigie e piovose a storie da brivido come quella che sto per presentare: “Incubo reale” dello scrittore Giannicola Nicoletti.

Il periodo d’ambientazione è quello estivo e non autunnale, ma quanto raccontato trovo si adatti ad ogni stagione perché senza tempo, un po’ come le leggende metropolitane.

In partenza per una vacanza in roulotte, meta la montagna, Hellen, assieme alla figlia adolescente Heidi, al piccolo figlio Jack, al nipote Kevin e a Dug, il loro cane lupo, si trova a dover chiedere aiuto ad un cacciatore per strada. La famiglia necessita con urgenza di un veterinario e l’uomo li indirizza poco distante, in mezzo al bosco, da un medico molto noto nella zona per i numerosi soccorsi agli animali selvatici investiti dai turisti.

Tutto sembra essersi risolto per il meglio, ma il dottore invita Hellen a fermarsi una notte nel piazzale della clinica per dar modo al suo cane di riprendersi dall’intervento subito.

È da qui che prende il via un susseguirsi di eventi di violenza efferata. Separati quasi da subito, i componenti della famiglia vivono esperienze diverse ma in egual modo dolorose. Differenti sono anche gli ambienti in cui si ritrovano: i sotterranei della stalla per Kevin e Jack, le stanze del dottore per Hellen e l’esterno per Heidi.

Scoprii di essere stata ingannata da una carogna della peggior specie e non so perché, ma ebbi subito chiaro che finire in quel luogo era stata la cosa peggiore che avrebbe potuto capitarci.

Leggiamo quanto subiscono grazie a tre punti di vista narrativi: ad introdurci nella storia è Kevin, seguono Heidi e Hellen. Ognuno di loro si aprirà ai sensi di colpa e ci esprimerà le proprie angosce e stati d’animo.

L’impressione è che nessuno di loro si distingua per sesto senso e prudenza, in primis Hellen e Kevin. Pur di fronte all’evidenza del pericolo, finiscono per fare il gioco dei loro aguzzini, come nei migliori dei film horror. Sono ovviamente spaventati e non pronti a tutto ciò, ma risultano poco reattivi e parecchio remissivi. In situazioni critiche nella quale è a rischio la propria vita, ci si aspetta atti di coraggio più estremo. Questa mia affermazione è legata soprattutto ai vigliacchi rinchiusi con Kevin nei sotterranei, che nulla fanno per fuggire, ma si limitano a guardare un loro compagno di prigionia morire sotto gli attacchi della “Strega”. Gettare la spugna e attendere la propria morte non sembra essere la soluzione migliore di fronte al sequestro da parte di assassini spregevoli.

Ogni giorno, qui, muore qualcuno, ma ci farai l’abitudine, se vivrai abbastanza.

L’inquietudine che si prova ad ogni pagina aumenta ancora di più se si osservano le belle immagini e le illustrazioni che vanno ad arricchire il libro.

Romanzo d’esordio non editato per scelta dell’autore che lo ha preferito così, come scritto di getto nella prima stesura, è risultato a mio gusto grezzo, colmo di avverbi e di qualche ripetizione evitabile. Errori tipici dell’immaturità di scrittura.

Nonostante la mia pignoleria, è di certo un romanzo che colpisce, dalle scene cruente e adatto a chi ama il sangue e le situazioni estreme, sulla falsariga di “La casa dei 1000 corpi” di Rob Zombie.


Biografia dell’autore

Giannicola Nicoletti nasce nel 1981 a Castellana Grotte, in provincia di Bari.

Ha lasciato la sua Matera per raggiungere San Paolo, in Brasile, e fare della scrittura la sua professione.

Scrittore indipendente di romanzi thriller e horror, “Incubo reale” è la sua opera d’esordio.

Ha pubblicato anche “La Cattedrale del male“, “Gioco di Sangue” e il nuovissimo “Una parte di me“.