“Delitto metafisico” di Ernani Natarella

di | 15 Novembre 2020

Buongiorno commensali e buona Domenica. Come vanno le vostre giornate in questo periodo di allerta covid19 ? Io che abito in un Piemonte zona rossa passo i fine settimana in casa, a giocare con i figli e raccapezzarmi tra tutte le cose da fare… ma un momento per voi e la mia passione lo trovo sempre. Ecco perché vi parlo oggi di un romanzo letto qualche tempo fa, che mi è piaciuto per l’intreccio narrativo. È uno di quei romanzi che anche dopo tempo ti lascia un ricordo positivo. Non mi dilungo oltre. Prima qualche elemento obiettivo in più e poi la mia recensione. Buona lettura!


DETTAGLI DEL LIBRO

Titolo: Delitto metafisico

Autore: Ernani Natarella

Casa editrice: self publishing

Genere: romanzo thriller

Pagine: 193 pp.

Anno: 2020

Formato: cartaceo ed ebook

ISBN: 9781658128919


SINOSSI

Siamo nel pieno degli anni ’70, tra le nebbie del pavese, e il commissariato di Acquanegra sul Ticino è invaso da gente che vuole denunciare la presenza di un essere a dir poco “demoniaco” che si aggira in città. Il commissario Colandrea non vede l’ora di andare in pensione e non gliene può fregare di meno di tutto quel “can can” che sta accadendo intorno a lui, anzi: il suo pensiero è rimasto focalizzato su un vecchio caso, non risolto, avvenuto dieci anni prima. Per sua s/fortuna, quello che tutti pensano sia un demone altri non è che il suo sostituto (un commissario a dir poco atipico: Sarno Mezzanotte) che è arrivato in sordina in città con una priorità: riaprire proprio quel caso che il commissario uscente ha a cuore. Tra i due nasce una complicità che li porterà a seguire molte piste che complicano il caso. Personaggi dal passato oscuro, in qualche modo legati sia alla polizia che al crimine, saranno la chiave vincente per fare luce e giustizia. La storia è un viaggio introduttivo a questa saga poliziesca di molti episodi.


INCIPIT


RECENSIONE


Il romanzo si apre con Concio, un cane randagio desideroso di giocare al riporto. La bestiola si avvicina a tre operai, al lavoro per sistemare un guasto alle fogne fuori città, e invece di riconsegnare loro un legnetto, porta ai tre soddisfatto un braccio mummificato. Di chi sarà quell’arto? Tutto viene archiviato come resti di un eroe di qualche battaglia. Ma è veramente così?

Prima indagine della serie “Misteri e delitti di Acquanegra”, ha nella trama diverse componenti del noir, del giallo e del thriller. L’ho trovato un romanzo ricco di azione e mistero. Tutto ciò ha fatto sì che rimanessi incollata al libro, cercando di trovare il bandalo della matassa.

Si sa che: dove c’è la paura c’è l’attrazione.

La scrittura è sobria e i dialoghi pregni di ironia e umorismo. Sono presenti anche alcune espressioni scurrili in dialetto napoletano, che rendono comiche le situazioni.

Viene dato un bel quadro spaziale, sviluppato nel corso dei capitoli.

I piani temporali sono diversi: dalla situazione iniziale alla risoluzione del caso passano all’incirca dieci anni.

Lascia spiazzati quanto si scopre sul finale. Sono rimasta a bocca aperta nel vero senso delle parole. È solo un romanzo, ma non ci si può credere quanto siano crudeli gli umani con i propri simili, solo per interesse e rispettabilità.

Un’ottima lettura per questo autunno nebbioso e freddino!


BIOGRAFIA DELL’AUTORE

Ernani Natarella (classe 1966), è un scrittore, pittore, scultore, tatuatore e musicista italiano. Stravagante artista diplomato negli anni ’80 in sceneggiatura e illustrazione presso la scuola del Fumetto di Milano, progetti letterari e musicali sono sempre stati il suo pane. Diverse collaborazioni con personaggi di spicco del mondo della musica ed un passato da “tuttofare” nel settore editoriale hanno sicuramente formato ed affinato le sue competenze.

Ha scritto in questi anni diversi libri.

Nel 2004 la sua prima pubblicazione, Discarica d’amore”, una raccolta di racconti autoconclusivi, il cui tema principale è la putrefazione dei sentimenti umani. 

Decise poi di scrivere qualcosa tra autobiografico e fantasia. Ne uscì un romanzo, pubblicato nel 2016, con protagonista un impiegato di banca che stufo di nascondersi da una vita non sua, prova a cercare se dentro di sé sia rimasto qualcosa di artistico.  Si rifugia in un albergo a due passi dal luogo di lavoro e vive in una Milano piena di ombre, dove succedono una serie di avventure. Titolo del romanzo: “Neanche li avesse fatti Egon Schiele”. 

Ultimo suo progetto è la serie “Misteri e delitti di Acquanegra” i cui romanzi sono a tutt’ora:

•Delitto metafisico

• L’enigma delle balene

• Il valzer dei denti