“Cavie” di Liliana Marchesi. Recensione

di | 6 Marzo 2020

SINOSSI

Cora si risveglia all’interno di una teca di cristallo. Non sa dove si trova, come sia finita lì dentro, e soprattutto non ne capisce il perché. Ma non è sola. Con lei ad affrontare lo stesso incubo c’è Kurtis, un ex soldato che sembra essersi risvegliato poco prima e che, come lei, sembra non ricordare nulla. Hanno tutti e due degli strani tatuaggi sul braccio e ben presto capiranno di essere finiti in un labirinto di prove al limite della sopravvivenza, e che avranno bisogno l’uno dell’altra per superarle.E mentre poco alla volta i ricordi iniziano a riaffiorare, e scomode verità a emergere, dovranno dare fondo a tutte le loro abilità e a ogni goccia del loro coraggio per poter sopravvivere al folle esperimento in cui sono stati catapultati. E scoprire quali segreti si celino dietro quello che viene chiamato “Progetto Pentagono”.


INCIPIT

Sono morta?

Oppure sto solo dormendo?

Sento il corpo pesante, come se ci fosse un’enorme lastra di marmo sopra di me. Non provo dolore, ma un senso di impotenza che mi toglie il respiro.

Cerco di aprire gli occhi ma non ci riesco. Come se mi fossi dimenticata come si fa.

Sono intrappolata nel mio stesso corpo.

Mi impongo di mantenere la calma e di concentrarmi sull’unica cosa che riesco a controllare: la mente.

Ripenso all’ultima cosa che ho fatto prima di ritrovarmi in questo stato, ma i ricordi mi scivolano come sabbia dalle mani. Non riesco ad afferrarli.


RECENSIONE

Questo non è il mondo che conosco. Non riesco a capacitarmi. Non riesco a considerare reale ciò che vedo.

Fin dalle prime pagine del romanzo assistiamo al dramma di Cora (diminutivo di Coraline), che si trova a sua insaputa catapultata in un’esperienza fuori dal normale. Suo unico compagno di disavventura sembra essere Kurtis, di cui Cora inizialmente non pare molto fidarsi. I due verranno spinti ad affrontare innumerevoli prove, sempre diverse, pericolose e al limite della sopravvivenza.

Il ritmo incalzante della storia porta a voler sempre scoprire cosa mai possa accadere in seguito. Continui colpi di scena spettacolari!

Bunker semi-illuminati , città postapocalittiche, labirinti di specchi, paludi melmose. Questi sono solo alcuni dei mondi inquietanti in cui i due saranno costretti a dare del loro meglio per portare a casa la pelle.

Assistiamo alle vicende attraverso gli occhi dei due protagonisti, che l’autrice ha ben caratterizzato e dei quali conosciamo persino i pensieri. Sono i sogni disturbati di Cora a svelarci alcuni possibili accadimenti del suo passato e a farla meditare sul motivo che l’ha portata a tutto ciò.

Tutto resta esattamente com’è anche quando il sonno arriva in nostro aiuto offrendoci un cesto di succulente menzogne.

Unica pecca da me riscontrata nel romanzo è la brevità del finale. In poche pagine tutto diventa più chiaro, si vorrebbe approfondire alcuni aspetti come la malattia, il rapporto con il padre, il progetto Pentagono…

Nato come romanzo autoconclusivo, spero in un sequel, che spieghi meglio il perché di tante cose.

Una piccola riflessione va su ciò a cui è dedicato il libro: le “CAVIE”. Questa parola ha in me un’accezione negativa. L’uso fattone poi nella storia fa pensare al mero sfruttamento, legato al guadagno di una ristretta elite. Vedo la sofferenza di alcuni e non un arricchimento per la collettività. Se poi penso alla clonazione come perfezionamento genetico mi si raggela il sangue. Fino a che punto giocheremo a fare Dio? Voi cosa ne pensate?


VALUTAZIONE

👩👩👩👩/5


DETTAGLI DEL LIBRO

Titolo: “Cavie”

Autrice: Liliana Marchesi

Casa editrice: La Corte Editore

Genere: distopico

Pagine: 205 pp.

Anno uscita: 2019

ISBN: 9788885516977


BIOGRAFIA DELL’AUTRICE

Liliana Marchesi è nata nel 1983 e vive a Caravaggio in provincia di Bergamo con il marito e due figli.
Fondatrice di leggeredistopico.com, il primo sito italiano dedicato al genere, è anche curatrice di diverse rubriche dispotiche sul web.
“Cavie” è il suo primo romanzo con La Corte Editore.