Recensione “Parigi” di Victor Marie Hugo

di | 20 Ottobre 2019
"Parigi" di Victor Marie Hugo

SINOSSI

Mentre era in esilio, nel 1867 Victor Hugo scrisse l’introduzione al libro “Paris-Guide” destinato ai visitatori dell’Esposizione Universale che si tenne nello stesso anno nella modernissima sede di Campo di Marte della capitale francese.
In questo testo dal titolo originale “Paris” (1867), l’autore anticipa il futuro e immagina il mondo del XX secolo. Oltre cento tra i più autorevoli scrittori francesi scrissero per l’occasione. L’unica condizione per partecipare a questo evento era di amare Parigi. Per tutto il XIX secolo, Parigi non ha mai smesso di rinnovarsi e trasformarsi per adattarsi a una modernità sempre più grande. Queste pagine luminose sono il più bell’omaggio che Victor Hugo fece alla sua «Capitale d’Europa»


BIOGRAFIA DELL’AUTORE

Victor Marie Hugo (Besançon 1802 – Parigi 1885) è tra i massimi esponenti della letteratura francese. Fu drammaturgo, ma anche saggista, pubblicista, aforista, statista e attivista. Visionario ma sempre aperto al cambiamento, al miglioramento del genere umano, si battè per il suffragio universale, la scuola pubblica gratuita, il rifiuto della pena di morte, i diritti delle donne e dei bambini.

Fin dalla prima adolescenza si dedicò alla poesia (Odi e poesie diverse, 1822). In seguito divenne trascinatore del movimento romantico francese, e con la lunga Prefazione al suo dramma Cromwell (1827), divenne il capo acclamato e riconosciuto della nuova scuola. Nel clima che precedeva la rivoluzione di luglio, con il dramma Ernani (che venne rappresentato per la prima volta il 25 febbraio 1830), ruppe apertamente con le regole della tradizione classica, accendendo la violenta disputa tra classicisti e romantici. L’evento noto come la querelle ne fece il padre del Romanticismo in Francia.

I suoi romanzi più noti sono “Notre-Dame de Paris” (1831) e “I miserabili” (1862).

Morì quattro anni prima della nuova Esposizione Universale, poco prima che la Torre Eiffel fosse inaugurata.


RECENSIONE

“Bisogna amarla, bisogna volerla, bisogna subirla, questa città frivola, leggera, canterina, danzante, incipriata, fiorita, temibile, che, l’abbiamo detto, a chi la prende dona potere…”

Così scrisse Hugo della città che amava, “la città dei Giuli”, una fucina di idee che attizza il magnifico incendio del progresso, la “Capitale d’Europa”.

“Parigi è la città in cui, in un determinato giorno, la storia ha cambiato direzione. Palermo ha l’Etna, Parigi ha il pensiero. Costantinopoli è più vicina al sole, Parigi è più vicina alla civiltà. Atene ha edificato il Partenone, ma Parigi ha demolito la Bastiglia.”

Tradotto da Stefania de Matola, “Parigi” di Victor Marie Hugo presenta il testo in lingua originale a fronte, utile per chi conosce il francese e vuole leggere quanto scritto dallo scrittore.

Hugo divise il testo in cinque parti concettuali: l’Avvenire, Il passato, Supremazia di Parigi, Funzione di Parigi e Dichiarazione di pace.

Ad arricchire il libro edito da Toutcourt edizioni anche due bellissime illustrazioni in bianco e nero. L’introduzione è curata da Dario Pontuale.

Non conosco Parigi, ma questa lettura mi ha fatto comprendere quanto per i francesi sia fondamentale il motto ” Liberté, Égalité, Fraternité“.

Consigliatissimo a coloro che vogliono visitare la città e saperne di più sulla sua storia e della sua anima.


GIUDIZIO

🗼🗼🗼🗼/5