A volte mémoir, autobiografia o diario, altre un documento schietto sulla ancora poco chiara rimozione di un’intera popolazione sopraffatta dalla storia, gli istro-veneti, condannata a un vendicativo schema di pulizia etnica.
Vi parlerò oggi di “Riscoprendo mia madre-Una figlia alla ricerca del passato” di Caterina Edwards.
Dettagli del libro
Titolo: Riscoprendo mia madre-Una figlia alla ricerca del passato
Autrice: Caterina Edwards
Casa Editrice: Les Flâneurs edizioni
Collana: Bohémien
Anno: 2021
Pagine: 332 pp.
Genere: mémoir
Formato: cartaceo ed ebook
ISBN: 9791280219138
Sinossi
Per anni Caterina ha avuto paura di diventare come sua madre Rosa, rigida, cocciuta e irriverente. Lasciata la “prigione” familiare viaggia, studia e coltiva la passione per la scrittura ma neanche la distanza riesce a mutare l’atteggiamento di Rosa, così come la sua innata propensione a criticarla e giudicarla. Le cose cambiano quando, dopo aver per lungo tempo ignorato i segnali della malattia di sua madre, Caterina è costretta a fare i conti con la diagnosi tanto temuta: Alzheimer. Le decisioni da prendere sono tante, così come le conseguenze da affrontare. Il lento e progressivo decadimento di Rosa mostra a Caterina il lato fragile di sua madre e fa luce sul suo passato, su quelle radici istriane involontariamente dimenticate o coscientemente rimosse.
Prologo
Per anni ho avuto paura di diventare mia madre. Non appena mi fu possibile, andare via di casa, in direzione opposta, viaggiai molto. Per volontà o semplicemente per natura diventare la donna che sono, molto diversa da lei. Rimasi tuttavia vigile, controllavo le risposte che davo alle mie figlie, e il tono che usavo con mio marito. Avevo paura che se non fossi stata razionale e composta, se non avessi represso la mia rabbia e le mie emozioni, sarei diventata esattamente come lei. È una vecchia storia. Ciò che mi fece cambiare direzione e tornare indietro fu il senso di una perdita incipiente. Mentre osservavo mia madre deperire mentalmente e fisicamente, nacque in me la voglia di conoscerla, di conoscere chi era realmente Rosa Pia Pagan Edwards.
Recensione
Oggi 10 febbraio è il “Giorno del ricordo”, solennità civile nazionale italiana nella quale si ricordano tutte le vittime dei massacri delle foibe (gli eccidi compiuti a danno della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia nel periodo della Seconda Guerra Mondiale e appena dopo ad opera dei partigiani jugoslavi dell’OZNA) ed è richiamato alla mente l’esodo nel dopoguerra di istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre.
Per tanti dei profughi, cacciati sia dagli italiani che dai croati-sloveni, abbandonare le proprie case e i propri averi fu un duro colpo. I più ricominciarono vita emigrando in Australia, Argentina o Stati Uniti. Ci fu chi persino occultò il proprio passato.
Cosa è significata questa migrazione almeno per sua madre ce lo spiega Caterina Edwards. Inizia nella sua narrazione parlando del difficile rapporto avuto fin fa bambina con lei, risultata sempre scontrosa e intrattabile.
In seguito alla diagnosi di Alzheimer della mamma in età avanzata, l’autrice ha voluto andare a fondo, scoprire chi fosse nel profondo, capire se fosse stata così di carattere fin da bambina o se qualcosa l’avesse cambiata nel tempo.
Le sue ricerche l’hanno portata a Lussino, in Istria (amata, perduta patria, la sorgente della nostalgia) e ad un passato soppresso, nebuloso, distante.
Non era un Paese; non appariva su nessuna mappa moderna
Caterina intraprende un lungo viaggio nel tempo e nell’anima, consapevole che solo la memoria del passato conferisce un senso al presente.
Sebbene la mamma non ricordasse il giorno in cui suo padre, Onorato Pagan, fu portato via, portò dentro di sé l’impotenza e la paura che provò quel giorno per il resto della sua vita.
Una testimonianza a tratti amara che consiglio a chi ama le storie famigliari e a chi cerca di comprendere la realtà storica di quegli anni.
Biografia dell’autrice
Caterina Edwards è nata in un villaggio in Inghilterra da madre italiana e padre inglese, con cui all’età di sette anni è emigrata in Canada. La cultura canadese non è la sola ad aver determinato la sua formazione, infatti lunghi periodi trascorsi a Venezia durante le vacanze hanno contribuito all’ampliamento dei suoi interessi. La commistione tra le due culture assorbite parallelamente ha determinato anche la scelta delle tematiche da affrontare nelle sue opere, tra cui: l’immigrazione, il rapporto tra l’individuo e le influenze culturali contrastanti, il ricordo privato e la storia pubblica. Ha lavorato per diversi anni come editor e docente universitario di Letteratura. Ha pubblicato sei libri, tra cui due romanzi, raccolte di novelle, saggi e un’opera teatrale. Ha ricevuto numerosi premi letterari in Canada per i suoi contributi artistici.
Secondo me, a scuola si parla troppo poco di questo argomento. Di solito si trova alla fine del programma e viene fatto in fretta e furia per arrivare preparati agli esami: io alle medie l’ho fatto molto velocemente e non ne so quasi niente purtroppo, mentre al liceo l’ho proprio saltato
Una parte di storia che ho poco approfondito. Molto interessante
Non conoscevo questo scritto ma potrebbe davvero piacermi come lettura, me lo segno
Di sicuro una lettura intensa ma importante da fare.
Spesso non capiamo i nostri genitori, ma penso che tutti dovremmo fare un approfondimento sulle nostre radici per capirli meglio!