Recensione di “Fregiate virtù ed inconfessati vizi” di Monika M.

di | 6 Agosto 2020

DETTAGLI del libro

Titolo: “Fregiate virtù ed inconfessati vizi”

Autrice: Monika M.

Casa editrice: Pubme

Collana: io me lo leggo

Anno: 2020

Pagine: 207 pp.

Genere: romance storico, un po’ thriller

ISBN: 978-8833665306

Formato: ebook e cartaceo


SINOSSI

Londra 1813.
Nel prestigioso salone di Lady Heathcote, zia materna della giovane
Miss Cécile Juliette Lefebvre frequentato da tutta la Londra che conta,
Lord Byron e la sua amante Lady Carolina danno spettacolo con l’ennesima lite.
La fanciulla, sedotta dal fascino dell’uomo, brama divenirne la favorita non comprendendo
da subito quale perverso gioco la attende. Quel mondo fatto di ricatti, violenze, sopraffazioni,
omicidi e passione rivelerà la vera natura della ragazza che supererà per arguzia e crudeltà i suoi stessi Maestri!
Unicamente un’anima altrettanto folle potrà stregarne il cuore.


INCIPIT

Il potersi muovere a malapena, nell’affollato salone, testimoniava quanto la popolarità di Lady Heathcote fosse in ascesa. Le Dame ostentavano la loro posizione sociale con ingombranti vestiti che impedivano loro di muoversi liberamente, se non nella pista da ballo lasciata libera per goder della vista delle coppie che mai mancavano di esibirsi. Miss Cécile Juliette Lefebvure osservava il tutto restando sapientemente in disparte. Giovane, ma non certo sprovveduta e dalla brillante intelligenza, comprendeva perfettamente come il suo arrivo nell’alta società inglese fosse circondato da curiosità nei suoi riguardi. “Di cosa mai potevano ciarlare quelle noiose donne se non di pettegolezzi?” Si chiese, portando il ventaglio a coprire una bocca che ostentava innata superbia. Con la mano libera carezzò il suo naso che avrebbe desiderato meno ingombrante; la sua era una bellezza a metà, valutò, rammaricandosene. Tutta la sua figura emanava semplicità e modestia, unicamente gli occhi tradivano quel sapiente travestimento, guizzando acuti. L’abito gradevole ma scialbo si confondeva con le tende che le grandi finestre ornavano e vicino le quali ella si era, non a caso, posizionata. Osservava gli habitué annoiata: nessuno dei personaggi lì presenti riusciva ad attirare la sua attenzione e curiosità si riteneva soddisfatta nel non attirarne a sua volta. La musica di un ennesimo valzer risuonò nel gran salone ed il fruscio dei vestiti delle dame sottolineò il gradimento espresso per tale ballo. Uno sguardo folle attirò l’attenzione della giovane…


CITAZIONI

Mai svelare tutto di sé, amico mio, un segreto ben custodito equivale ad una rendita di curiosità tale che nessuno saprà più resistervi!

Cosa c’è di più infelice che arrivare a sfiorare ciò che si desidera, assaggiarlo e poi vederselo portar via?

[…]potere, ecco cosa era il sesso, potere!

In tutti noi vive un mostro, un mostro che solo l’amore può ammansire e per raggiungerlo saremo disposti a tutto, persino a lottare e distruggere chi ci ha generato.


RECENSIONE

Quando leggiamo di ragazze dell’ottocento, ci vengono presentate come delicate, pudiche e timide di fronte al sesso opposto.
Leggere questo romanzo mi ha messo di fronte a un personaggio che tutto si può dire tranne che sia la solita signorina di quel tempo.

Siamo nella Londra del 1813, del fascinoso Lord Byron e di Mary Shelley. Miss Cécile Juliette Lefebvre, giovane parigina in vacanza dalla zia, tra intrighi, depravazione, vendette e omicidi fa di tutto per la sua idea di liberté in amore.

Lord Byron e Mary Shelley

Cécile è sia una donna decisa e indipendente, sia un “mostro” di viziosità. Durante le peripezie che la vedono protagonista si trova inconsapevolmente persino vittima di incesto.

A primo acchito ciò che potrebbe sembrare è che Cécile sia un semplice “giochino” nelle mani di uomini dalla dubbia moralità. Non è però così, perché è la stessa protagonista a istigare la passione maschile e a tirare l’acqua al suo mulino come meglio crede, persino macchiavellica nelle sue trame.

Un romanzo che sbalordisce, che non saprei catalogare perché è principalmente storico e romance, ma in gran parte thriller. Anche se il sesso ha una parte importante nelle vicende, tutto è fatto puramente immaginare al lettore perché a differenza dei romanzi erotici non vi sono scene spinte ed esplicite.

Diversi sono i riferimenti a personaggi storici dell’epoca, uno fra tutti il Marchese De Sade, poeta francese noto per le numerose opere letterarie a tema libertino e gotico-horror, incentrate su una commistione di violenza e sessualità spesso deviata.

Marchese de Sade

Il finale mi è risultato poco chiaro per il fatto che alcuni aspetti non sono stati pienamente illustrati, lasciando libera interpretazione della cosa. Si ha l’impressione che sia stato fatto intenzionalmente per dare possibilità di un seguito. Se così fosse non dispiacerebbe affatto!