Recensione di “Azzurrina” di Luca Marini

di | 8 Gennaio 2020

“Non sai chi è? Forse la conosci con il nome di Azzurrina, una piccola bambina albina vissuta fra il 1370 e il 1375. I suoi genitori provarono a tingerle i capelli di nero ma, per via della sua malattia, il pigmento non restava sui capelli donandole riflessi azzurri proprio come i suoi occhi. Scomparve durante un temporale la notte del 21 giugno del 1375: stava giocando con la sua palla di stracci, e, improvvisamente, cadde nel nevaio sotterraneo del castello del padre feudatario, e non fu mai più ritrovata. I bambini albini erano considerati di natura diabolica e, per questo, non le era concesso uscire dalle mura del castello.”


Questi due occhietti sono la prima cosa che mi hanno catturato. Appassionata di “Misteri” conoscevo già la storia della piccola Guendalina, scomparsa misteriosamente dal Castello di Montebello.

Ero curiosa di vedere cosa Luca Marini potesse ricavare da una storia già nota del passato. Scritto per il concorso “Inchiostro & Creatività” su Wattpad nella categoria “Horror – Sesto senso”, questo racconto
horror si basa appunto su una storia vera.
È il primo racconto scritto in SECONDA PERSONA dall’autore.
Il protagonista di questa storia, sarai tu mio caro lettore!

Luca è un giovane scrittore e sperimentare e osare è ciò che ama di più. A copiare sono capaci tutti! Lui vuole lasciare il segno per la sua originalità, anche col rischio di non essere compreso o di vedere le sue opere criticate.

A me il suo modo di scrivere è piaciuto ed è piaciuto il suo intento creativo.

Pur non essendo il genere horror il suo campo, è riuscito a incutere un senso di terrore in pochissime pagine. Anche l’uso del dialetto emiliano (perché scrivere in volgare sarebbe stato difficilissimo da comprendere) rende Azzurrina ancora più inquietante.

Ciò che non si comprende fa sempre paura…. Provare per credere!