
Nel mio continuo viaggio alla ricerca di opere del passato meno note ma di valore, voglio oggi parlare di “Planchette”, una novella d’altri tempi, frutto della squisita penna dello scrittore americano Jack London.
A riportarla alla luce Enrico De Luca, per la casa editrice Caravaggio Editore.
Di cosa parla Planchette
Siamo in California, nei suoi spettacolari boschi a inizio del ventesimo secolo.
Lute e Chris, giovani innamorati legati da un sentimento profondo, si scontrano con un mistero che impedisce il loro matrimonio. Quando la vita di Chris è messa a repentaglio da inspiegabili incidenti a cavallo, Lute si confronta con l’ombra del soprannaturale: la planchette, strumento spiritico, le farà pervenire messaggi ambigui e minacciosi dall’aldilà.
Origini dell’opera
Questo un breve riassunto di un’enigmatica quanto ben strutturata novella pubblicata in tre puntate nel 1906 sul Cosmopolitan Magazine.
L’autore, già noto per “Il richiamo della foresta” e “Zanna bianca”, fu scrittore molto prolifico, soprattutto di short stories, che apprezzava molto come composizione.
Tra esse, un buon numero risultano storie di fantasmi e racconti fantastici.
Il titolo di questa novella, in particolare, evoca uno strumento ormai lontano nella memoria, sostituito ai giorni nostri dalla più nota tavola ouija.
La “planchette” era una tavoletta di legno a forma triangolare o a cuore, dotata di due rotelle sottostanti e una matita, che veniva utilizzata durante le sedute spiritiche per la scrittura automatica.

Sedute spiritiche ed epoca vittoriana
Negli ambienti benestanti del periodo vittoriano questi incontri erano una sorta di “evento sociale”, una serata di intrattenimento in cui i partecipanti potevano sperimentare l’ebbrezza del sovrannaturale senza uscire di casa.
Lo spiritismo non era visto solo come un gioco, ma come un modo per esplorare i “territori oscuri” della mente e del mondo.
Il mio giudizio
Sono rimasta piacevolmente sorpresa da questo piccolo gioiello.
Oltre alla traduzione accurata e alle note, ciò che incanta è l’aspetto grafico, la presenza di illustrazioni originali, che ci fanno rivivere appieno l’opera, riportandoci ad un’epoca ormai passata e ricca di mistero.
