“La dolcezza delle tenebre” di Ilaria Zennaro

di | 27 Ottobre 2022
"La dolcezza delle tenebre" di Ilaria Zennaro

Un’attrazione che ha della stregoneria quella tra Charles e Lili, i due liceali protagonisti di “La dolcezza delle tenebre” di Ilaria Zennaro, romanzo dalla grande componente erotica.

Andiamo a scoprirlo assieme.


Dettagli del libro

Titolo: La dolcezza delle tenebre

Autrice: Ilaria Zennaro

Casa editrice: self publishing

Anno: 2022

Pagine: 421 pp.

Genere: darkfantasy

Formato: cartaceo ed ebook

ISBN: 9798842699230


Trama

Lili, ragazza dolce e studiosa, si imbatte nel nuovo arrivato della scuola, Charles, un ragazzo temuto, spaventoso, irrispettoso ma curioso agli occhi di Lili.

Da quando è arrivato percepisce il ghiaccio dentro di sé e ogni volta Lili si sente più vicina alla morte. I due ragazzi si incontrano di notte nel bosco e da quel momento tutto cambierà. Un colpo di fulmine, ma Charles scompare.

Lili si sente devastata pur non conoscendolo. Decide di riprendere la sua vita in mano fino al giorno del ritrovo di Charles.

Una passione e un amore intenso legano i due giovani, tanto da rimanere sempre uniti. Eppure, qualcosa di molto superiore a loro ostacola la loro felicità. Infatti Charles non è un umano, non vive sulla Terra: le loro due realtà sono opposte per natura, e loro dovrebbero essere nemici eterni.

Una visita da parte del mondo di Charles metterà a dura prova il loro legame. Ormai la morte incombe su di loro. Riuscirà l’amore a vincere?


Prologo

Il giorno era giunto. Avevo sperato che accadesse qualcosa, qualsiasi cosa pur di non far arrivare questo giorno. 30 agosto: il giorno dei maledetti. Il giorno in cui tutti i dannati vanno in-contro al loro destino. Già, il destino, la nostra vita è appesa al destino. La più stupida affermazione mai sentita. Durante il giorno, chi ha commesso un reato fatale dovrà essere giustiziato o assolto da persa, regina del dolore. Tutti avevano paura del giorno dei Maledetti, ma io lo disprezzavo: era inutile. Non esiste la giustizia. Si muore e basta.

Indossai la lunga tunica rossa offerta gentilmente dal palazzo di giustizia. Mia mamma mi aveva raccontato – l’unica cosa che lei mi avesse mai insegnato – che la tunica rossa simboleggiava il fiore: un elemento di rinascita e speranza. Lì avrei conosciuto la mia punizione.


Recensione

Sono ormai più di quattro anni che leggo e recensisco libri di autori e autrici emergenti. Ogni giorno mi ritrovo in mondi diversi, con personaggi e situazioni a volte reali, altre immaginarie.

Con l’esperienza e qualche dritta sul selfpublishing ho iniziato a essere più esigente in ciò che leggo, perché sì al passare il tempo ma occorre farlo con opere di qualità.

Nel leggere questo romanzo d’esordio ho riscontrato imperfezioni che mi hanno fatto decidere per alcuni appunti. Vorrei far comprendere cosa non mi ha pienamente convinto, ma tramite una critica che possa essere costruttiva per l’autrice.

Inizierei, da pignola quale sono, a far presente che una delle basi per proporsi al meglio al proprio pubblico è quella di effettuare un’accurata correzione di bozze. L’avere scritto il romanzo e averlo controllato più volte da sola non garantisce che il romanzo sia esente da errori. Occorre far mettere mano a persone estranee ma affidabili, con occhio attento, che notino ciò che è sfuggito. Ho trovato diversi refusi e parole scritte in modo errato.

La cura nei dettagli fa tanto e dare modo ai lettori di indisporsi se avvertono trascuratezza non è un buon inizio.

Punto due: oltre alla correzione di bozze è buona norma effettuare un editing che vada a cancellare ripetizioni e tagli ciò che può essere superfluo alla riuscita della storia. Un libro non deve per forza comporsi di 3000 pagine per essere completo. A volte ne bastano anche solo 200 ma ben studiate. Leggere e rileggere più volte situazioni simili o concetti già espressi porta alla monotonia.

Punto tre: ci deve essere coerenza nelle affermazioni che si fanno. Porto un esempio. I genitori di Lili sono contrariati dall’idea che la figlia resti a casa da sola con un ragazzo, ma nel giro di poche pagine Lili parte in aereo per una vacanza fuori porta con Charles e nessuno fa una piega. La mamma si limita a un “D’accordo. Ma stai attenta e chiamaci!”. Sa di contraddizione. O si è protettivi o concessivi, ma entrambe le cose assieme cozzano. Parlo in questo anche da genitore. Ci può stare un cambiamento di vedute nel corso della storia ma va spiegato.

Imputo la maggior parte degli errori commessi alla giovane età dell’autrice, che reputo promettente ma ancora alle prime armi nel mondo dell’editoria. Sono certa che saprà migliorarsi.

Trovo molto bella e intrigante l’immagine di copertina, che rimanda tra l’altro a un particolare comprensibile leggendo.

L’intreccio della storia non è propriamente originale perché mi ha ricordato saghe note del passato, ma ho trovato particolare un Fors come regno del male sulla Terra.

Il romanzo evolve attraverso un POV alternato: si hanno il racconto di Charles e quello di Lili.

Ci è dato dei due protagonisti un quadro abbastanza chiaro. E’ molto accentuato il carattere geloso di Charles e i suoi “Tu sei solo mia” sanno più di minaccia che un modo carino per esprimere amore. Direi che il suo è un comportamento fortemente possessivo, sul filo del patologico, da vera storia dark.

Il finale aperto darà modo di sviluppare meglio la figura di Lili in un prossimo seguito. C’è del mistero nelle sue capacità e senz’altro è d’obbligo rivelare a cosa è dovuto.

Consiglio la lettura a chi cerca amori travagliati, a chi ama i belli e dannati e a chi apprezza le storie tra giovani adulti.


Biografia dell’autrice

Ilaria Zennaro è nata a Collegno in provincia di Torino. Ha 16 anni e frequenta il liceo classico. La sua passione per la lettura è nata diversi anni prima grazie alle più famose saghe. Ama scrivere, leggere e passare le sue giornate insieme ai suoi due cani: Cleo e Cody. Scrive in luoghi tranquillizzati, circondati dalla natura, in cui nessuno può disturbarla. Si immerge nel suo mondo e nessuno può fermarla. “La dolcezza delle tenebre” è il suo primo romanzo.