“Horrorstör” di Grady Hendrix

di | 23 Ottobre 2022
"Horrorstör" di Grady Hendrix

Si sta avvicinando la notte del 31 ottobre, la notte di Halloween, delle streghe e degli spiriti!!! Avevo promesso qualche consiglio per entrare nell’atmosfera. “Horrorstör” di Grady Hendrix è la mia prima proposta.

Scoprilo con me.


Dettagli del libro

Titolo: Horrorstör

Autore: Grady Hendrix

Casa editrice: Mondadori

Collana: Strade blu

Anno: 2021

Pagine: 254 pp.

Genere: horror

Formato: cartaceo ed ebook

ISBN: 9788804737087


Trama

Sta succedendo qualcosa di parecchio strano al superstore di mobili scandinavi Orsk di Cleveland, Ohio. Ogni mattina, al loro arrivo, i dipendenti trovano armadi Kjërring a pezzi, bicchieri Lågniå in frantumi e divani letto Liripip vandalizzati: chiaramente c’è qualcosa che non va. Le vendite sono in calo, le telecamere di sicurezza non rivelano nulla e i gestori del grande magazzino sono nel panico. Per svelare il mistero, cinque giovani dipendenti si offrono volontari per un lungo turno di sorveglianza dal tramonto all’alba e – come vuole la tradizione – si troveranno alle prese con orrori che sfidano l’immaginazione.

“Horrorstör” non è solo la classica storia di una casa infestata che si svolge in un ambiente contemporaneo (intriso di paure che tutti noi conosciamo), ma è anche una satira del consumismo e della natura degradata del lavoro nella nuova economia del XXI secolo. Tutto questo e molto altro troverete in questo libro confezionato sotto forma di un catalogo al dettaglio, completo di illustrazioni di mobili pronti per il montaggio e altri accessori via via sempre più sinistri.

Un horror insomma dal design esclusivo, capace di offrire ai lettori il terrore psicologico di cui hanno bisogno nell’elegante confezione che si meritano.


Incipit

Era l’alba e gli zombie arrancavano nel parcheggio, sciamando verso l’enorme scatolone beige sul lato opposto. Più tardi, sarebbero stati resuscitati da dosi massicce di Starbucks ma, per adesso, erano i morti a malapena viventi. Le loro cause di morte erano svariate: postumi di sbornia, incubi, overdose di epiche sessioni di gaming online, ritmi circadiani interrotti dalla TV guardata fino a tarda notte, bambini che non smettevano di piangere, vicini che facevano festa fino alle quattro del mattino, cuori infranti, bollette non pagate, strade non prese, cani malati, figlie in missione, genitori infermi, abbuffate notturne di gelato.

Ma, ogni mattina, cinque giorni alla settimana (sette, durante le vacanze), si trascinavano qui, fino all’unica cosa nella loro vita che non cambiava mai, l’unica cosa su cui potevano contare, con la pioggia, con il sole, con la morte di un animale domestico o un divorzio: il lavoro.


Recensione

Non so tu ma io ho sempre sognato di rimanere chiusa una notte dentro ad un grande centro commerciale, nel quale girare indisturbata mangiando qualsiasi cosa e provando scarpe e vestiti come una principessa. Fosse anche un magazzino di mobili farei come Riccioli d’oro, provando tutti i letti per trovare il materasso più morbido per dormire.

Quando l’anno scorso ho sentito parlare di questo libro da alcune conoscenti, il mio primo pensiero è stato: devo scoprire cosa mai potrà accadere di notte a Orsk,

l’ipermercato dell’arredamento tutto americano in salsa scandinava .

Le mie aspettative erano di partenza alte e dovute alle molte recensioni positive.

Devo dire che le prime cento pagine sono troppo lente per il mio gusto. E’ vero che si ha la presentazione di tutti i personaggi, è vero che veniamo istruiti sul come funziona il negozio in questione, anche con un pizzico di ironia, e si notano alcuni particolari che danno a pensare, ma volevo arrivare alla sostanza e iniziavo a stufarmi.

Per fortuna quando ha il via vero e proprio la storia si ha un crescendo di tensione psicologica e, complice l’oscurità, i brividi arrivano. Non poteva mancare una bella seduta spiritica, cliché nella maggior parte delle trame horror .

Credo che i fantasmi siano un’esperienza soggettiva. Non hanno una realtà oggettiva. Esistono solo nella percezione delle persone che li vedono.

L’immagine di copertina da un’idea del mood: nulla di truce o troppo sanguinolento, ma paura di ciò che non si vede e non ci si aspetta.

Amy non aveva mai avuto paura del buio o dei fantasmi o dei serial killer, ma in quel momento si sentiva piccola, vulnerabile e circondata da qualcosa di famelico.

Singolare il finale e il modo con cui viene liquidato l’accaduto. Mi ci sono fatta una risata perché è quanto succede ogni giorno per qualsiasi incidente. Passa il tempo ed è come nulla sia successo. Sembra ti stia dicendo troppo ma non è così. Lascio a te la sorpresa.

Per me è un ni, ma a tanti è piaciuto e potrebbe trovare anche il tuo favore.

È indiscussa la bellezza dell’oggetto libro. Se lo considero però come un qualsiasi altro prodotto commerciale e ne valuto qualità/prezzo, ho avuto l’impressione di avere pagato principalmente per l’originalità dell’impaginazione, e io mi aspettavo più azione e colpi di scena. Sì all’esteriorità, ma io preferisco i contenuti.

Consiglio “Horrorstör” di Grady Hendrix a chi ama gli horror psicologici e a chi “un packaging ben studiato fa tutto”.


Biografia dell’autore

Grady Hendrix è scrittore, giornalista, sceneggiatore e uno dei fondatori del New York Asian Film Festival. Ha lavorato per “Slate”, “The Village Voice”, “Time Out New York”, “Playboy” e “Variety”. Ha scritto della bandiera confederata per “Playboy”, ha seguito delle convenzioni di collezionisti di mitragliatrici, ha creato programmi per la televisione cinese, ha steso la sceneggiatura di “Satanic Panic” su una donna che consegna pizze a domicilio alle prese con ricchi satanisti. È l’autore di diversi romanzi di grande successo negli USA, tra i quali “Guida al trattamento dei vampiri per casalinghe” (Mondadori Strade Blu, 2020). “Horrorstör” è stato segnalato come uno dei migliori libri del 2014 da National Public Radio.